BOCCIAMO ALPTRANSIT
Unione Comitati Luino-Ispra e Comuni lungo la linea ferroviaria Valico Zenna-Sesto Calende
LA NOSTRA CAUSA É LA CAUSA DI TUTTI
TENIAMO ALTA L’ATTENZIONE!
AlpTransit l’infrastruttura che impatterà al “cuore” dei Comuni della “Costa Fiorita” del Lago Maggiore
Inquinamento acustico e atmosferico, contrazione dell’economia, rischio sicurezza, carenza di piani di emergenza e scarsa informazione.
AlpTransit è un’infrasturttura di indubbio valore, ma si trova al posto sbagliato!
Il passaggio di AlpTransit attraverso i vari paesi della “Costa fiorita” del Lago Maggiore comporterà per i residenti unicamente ed esclusivamente disagi e incognite dal punto di vista dell’inquinamento acustico e atmosferico, una contrazione dell’economia e un maggiore rischio per la loro sicurezza: il trasporto è destinato anche a convogli contenenti materiale altamente pericoloso.
Non tutti i Comuni attraversati dalla linea hanno aggiornato e adeguato il piano di protezione civile comunale, così da renderlo efficace per la prevenzione o la conoscenza dei comportamenti da tenere in caso di incidenti.
Fondamentale pertanto la fase informativa e le esercitazioni che coinvolgono residenti, turisti, esercizi commerciali, scuole e siti sensibili.
Non dimentichiamo inoltre che AlpTransit utilizzerà una monorotaia del 1900, su cui sono stati fatti interventi di ammodernamento, ma senza coinvolgere il terreno circostante.
Si evidenzia, pertanto, il rischio geologici ed idrogeologico che interessano le aree prospicienti la tratta, sulla quale è indispensabile intervenire al fine della messa in sicurezza in ogni ambito possibile.
Chi siamo

Un Interlocutore strutturato e organizzato per interfacciarsi con istituzioni e RFI
Siamo un gruppo di cittadini riunitisi in un comitato con l’obiettivo di tutelare chi vive nelle zone limitrofe al passaggio di tonnellate e tonnellate di materiale pericoloso.
Bocciamo AlpTransit non contesta le condivisibili finalità del progetto originario di spostare su rotaia il traffico pesante, ma intende:
- supportare le istanze delle comunità assoggettate loro malgrado, agli effetti dell’attraversamento di AlpTransit sulla “Costa fiorita”
- chiedere a Istituzioni e RFI di individuare tratte ferroviarie alternative e idonee a sostenere il passaggio, il peso e la lunghezza dei convogli.

Come lavorerà il Comitato Bocciamo AlpTransit?
Il nostro lavoro sarà organizzato su più fronti:
- Indire manifestazioni
- Promuovere tavoli tecnici con RFI e Istituzioni
- Coordinare iniziative promosse da cittadini
- Informare e tenere aggiornati i sostenitori del Comitato
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La nostra causa è anche la tua se hai a cuore:
-
La sicurezza del luogo in cui vivi
-
Il tuo benessere e quello delle generazioni a venire
-
La tutela dell’ambiente
-
La stabilità dell’economia locale
-
Il valore del tuo immobile

Come si finanzierà il Comitato Bocciamo AlpTransit?
Ci impegneremo a mantenere alta l’attenzione monitorando tutti gli aspetti sia tecnici sia politici che via via caratterizzeranno le vicende legate a questa infrastruttura.
Il Comitato si finanzierà grazie ad un fondo destinato a sostenere eventuali azioni legali qualora RFI e autorità competenti non diano risposte e riscontri sufficienti alle nostre richieste.
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Il nostro Statuto
In data 09/10/2019, alle ore 21:00, in Luino (VA) Via XV Agosto n. 7A, ai sensi della vigente legislazione, i firmatari della presente scrittura privata costituiscono il Comitato spontaneo, di natura volontaria senza scopo di lucro denominato:
Bocciamo “ALPTRANSIT”
Unione Comitati Luino-Ispra e Comuni lungo la linea ferroviaria Valico Zenna-Sesto Calende
Introduzione:
COS’È ALPTRANSIT
AlpTransit è la grande infrastruttura elvetica di alta capacità ferroviaria per il trasporto di merci realizzata in seguito ad accordi internazionali per lo sviluppo dell’asse commerciale Rotterdam-Genova. Negli ultimi 15 anni, la Svizzera ha tenuto 3 referendum per approvare tale opera e realizzare due gallerie tra le più lunghe al mondo: San Gottardo e Monte Ceneri.
L’imponente opera, a partire dal confine Svizzero, transiterà anche lungo tutta la tratta della sponda lombarda del Verbano compresi i Comuni di: Maccagno con Pino e Veddasca, Luino, Germignaga, Laveno, Ispra, Sesto Calende, per citare i principali.
Quando entrerà a regime sono previsti fino a 100 treni ad alta capacità al giorno e con convogli lunghi da 750 /1000 metri, predisposti per portare container da 4 metri di altezza, per la maggior parte contenenti merci pericolose.
OPERE DI COMPENSAZIONE/ MITIGAZIONE e SICUREZZA
Le autorità italiane, riconoscendo che per le popolazioni delle zone attraversate da AlpTransit si sarebbero ravvisati numerosi disagi, si impegnavano a progettare e realizzare opere di mitigazione e compensazione: l’installazione di binari di nuova generazione che attutiscono le vibrazioni e lo stridio delle frenate; messa in opera di carri silenziati; predisposizione barriere antirumore; sostituzione/chiusura dei passaggi a livello con sotto/sovra-passi; creazione di infrastrutture per limitare gli effetti negativi che ne scaturiranno.
Ad oggi, non vi è stato alcun riscontro rispetto a quanto annunciato e anche le stesse informazioni, sui tempi, modi e costi di realizzazione, risultano scarse, contraddittorie.
Non tutti i Comuni interessati dall’attraversamento hanno predisposto un piano d’emergenza per affrontare eventuali incidenti. Laddove invece il piano sia stato disposto, manca la fase operativo/informativa per i residenti, turisti, esercizi commerciali, scuole e siti sensibili.
La mancanza di mezzi rapidi ed efficienti di soccorso dei Vigili del fuoco locali, mettono ad altissimo rischio gli abitanti della tratta in questione; carenza di organico, mezzi, strumenti e dotazioni non idonee per affrontare eventuali incidenti/deragliamenti ferroviari con perdita di liquidi o gas altamente pericolosi, non garantiscono soccorsi rapidi e mirati.
RICONOSCIMENTI ALLA “COSTA FIORITA”
La costa del Lago Maggiore, conta numerosi siti di alto pregio ambientale, sociale e culturale dichiarati, nel corso del tempo, Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco e, nella fattispecie, quella da Zenna a Sesto Calende è stata denominata “costa fiorita”: un’area, all’interno della quale, tutte le attività dovrebbero essere svolte con particolare attenzione allo sviluppo economico e al rispetto dell’ambiente (va ricordato che, proprio la Città di Luino, è stata coinvolta come “area transition nel programma MAB – Man and Biosphere” – di UNESCO)
Proprio in virtù di tale pregio e dei riconoscimenti ricevuti, la “nostra” costa lacustre non dovrebbe essere compromessa dal passaggio di una linea commerciale ad alta capacità su rotaia; un possibile incidente ferroviario, infatti, avrebbe conseguenze gravi per l’ecosistema e per gli abitanti stessi visto il passaggio in centri urbani ad alta densità di popolazione.
QUALI CONSEGUENZE
Per quanto sopra descritto, il passaggio di AlpTransit, visto l’esclusivo trasporti di merci, apporterà conseguenze importanti dal punto di vista dell’inquinamento acustico/atmosferico e, come logica conseguenza, porterà con sé una contrazione dell’economia.
La drastica riduzione dei treni passeggeri, che rende difficile il raggiungimento di alcuni paesi lungo la costa, si ripercuote, inevitabilmente, sul settore turistico che mostra forti segnali di crisi segnando profondamente l’economia di tali luoghi. La soppressione dei treni da Bellinzona all’aeroporto di Malpensa e per Milano, via Luino, ha comportato un ulteriore isolamento di dette località che, in questo modo, appaiono sempre più distanti sia dallo scalo aereo che dalla città metropolitana incidendo negativamente, oltre che sui turisti anche su pendolari e studenti che svolgono, quotidianamente, le rispettive attività nel capoluogo.
Si deduce, da queste considerazioni, che si prevede un maggior abbandono, di questi luoghi incantevoli, da parte delle nuove generazioni, proiettate verso realtà più dinamiche, versatili e facilmente collegate con i mezzi di comunicazione.
Tale graduale spopolamento avrà oggettive ripercussioni sul piano economico/sociale/culturale per le cittadine lungo il Verbano.
CHI SIAMO
Il Comitato si è costituito, NON allo scopo di contestare le condivisibili finalità del progetto originario di spostare su rotaia il traffico pesante, ma intende attivarsi come portavoce delle istanze delle comunità assoggettate, loro malgrado, agli effetti dell’attraversamento di AlpTransit sulla “costa fiorita”, affinché le Istituzioni ed RFI ricerchino tratte alternative a questa ferrovia (che è ante 1900 e a binario unico), con una più ampia capacità di supportare peso e lunghezza dei convogli.
Proprio l’amore per questi luoghi incantevoli, che verranno deturpati da questa infrastruttura, ha portato gruppi di liberi cittadini a costituirsi in un Comitato che “Boccia” questa versione di AlpTransit, mettendo in atto tutta una serie di iniziative “pacifiche” per evidenziare, a chi di competenza:
– le gravi contraddizioni rispetto ai riconoscimenti ricevuti come zona di grande valore paesaggistico/ambientalistico;
– l’esposizione di un gran numero di cittadini ai rischi di incidenti ferroviari in centri abitati, vicinissimi ad abitazioni, realtà commerciali e siti sensibili;
– disagi acustici, danni strutturali e deprezzamento del valore commerciale di immobili vicini e/o confinanti con i binari;
– il decremento del turismo per il forte impatto che apporterà sia in termini ambientali che economici sia sul territorio con l’ulteriore contrazione dell’economia locale, già compromessa dalla perdita di molte realtà produttive e che dovrebbe invece puntare al suo rilancio proprio sviluppando il settore turistico;
– la definitiva soppressione dei treni passeggeri tra Laveno e Sesto Calende per connettere i Comuni lacustri con destinazioni cruciali come Malpensa e Milano a favore di una linea a prevalente vocazione commerciale;
– le incognite sulla viabilità di collegamento tra la provincia e il lago determinate dalla chiusura dei passaggi a livello, mentre le opere di compensazione proposte da RFI e da Regione Lombardia, non presentano caratteristiche adeguate alla percorribilità;
– implicazioni di ordine idrogeologico in aree, la cui geo-morfologia da sempre è dichiarata altamente instabile ed è continuamente soggetta a distacchi, smottamenti e frane.
COME INTENDE OPERARE IL COMITATO
Per questi motivi e in accordo e cooperazione tra i Comuni interessati dal passaggio di AlpTransit, il Comitato promuoverà tavoli tecnici con RFI e istituzioni. Coordinerà iniziative promosse da cittadini e diffonderà tutti risultati e novità tra i sostenitori del Comitato stesso, impegnandosi ad essere il soggetto di riferimento per diffondere notizie sul proseguo dei lavori, informare la cittadinanza sugli sviluppi di progetti per l’apposizione delle barriere antirumore, chiusura passaggi a livello e conseguenti modifiche alla viabilità, nonché solleciterà, nelle sedi opportune, affinché vengano predisposte esercitazioni pratiche e informazioni sui comportamenti da adottare in caso di evacuazione a seguito di incidente.
Il Comitato si impegnerà in un costante monitoraggio di tutti gli aspetti sia tecnici sia politici che via via caratterizzeranno le vicende legate a questa infrastruttura, per consentire un continuo aggiornamento della nostra analisi e delle nostre proposte.
Il Comitato creerà anche un fondo per poter finanziare azioni legali in caso di insufficiente risposte da parte della RFI e delle autorità competenti.
STATUTO DEL COMITATO
Art. 1 – Costituzione — Denominazione — Sede
È costituito, ai sensi degli articoli 39 ss del C.C., il Comitato spontaneo, di natura volontaria, libero, apartitico e senza fini di lucro, denominato:
BOCCIAMO “ALPTRANSIT”
Unione Comitati Luino-Ispra e Comuni lungo la linea ferroviaria Valico Zenna-Sesto Calende
La sede e i tempi delle riunioni del comitato saranno decisi dal direttivo, a maggioranza, durante ciascuna riunione che si terrà indicativamente una volta al mese. Riunioni straordinarie potranno essere indette dal Presidente o da 1/3 dei membri del Direttivo oppure dai 2/3 dei soci sostenitori con richiesta motivata indirizzata al Presidente, almeno 15 giorni prima della data richiesta. Il Presidente, sia per le riunioni ordinarie che straordinarie convocherà l’assemblea almeno 7 giorni prima della data richiesta allegando l’ordine del giorno.
Art. 2 – Programma
Il comitato si costituisce per:
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in primo luogo, per sollecitare RFI a ricercare tratte ferroviarie alternative;
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verificare gli effetti che l’opera arrecherà in termini di deturpazione del territorio e di potenziale inquinamento atmosferico/acustico;
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rilevare ed evidenziare la scarsa divulgazione di informazioni da parte dalle amministrazioni comunali, provinciali, regionali e di RFI;
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evidenziare l’inidoneità della linea ferroviaria in questione e l’inconsistenza dei presunti benefici per i Comuni interessati dal passaggio di AlpTransit;
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difendere i diritti collettivi anziché privilegiare quelli economici/commerciali.
Art. 3 – Motivazioni
Le motivazioni che portano alla nascita del Comitato derivano soprattutto dalla crescente sfiducia dell’operato delle Istituzioni, sostenuta dai fatti sottoelencati:
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è stata pubblicamente garantita l’intenzione di mitigare gli effetti negativi sulla popolazione, causati dal forte aumento di traffico apportato da AlpTransit, cui non è seguito nessun riscontro reale sul territorio, es. mancata realizzazione di barriere fonoassorbenti/antirumore per chi abita lungo la linea.
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preoccupa il passaggio troppo ravvicinato alle abitazioni che porta disturbo in termini di rumore e vibrazioni (intollerabile è anche il doppio binario che permette l’incrocio di treni all’interno di centri abitati e vicino a un sito sensibile come il CCR-EURATOM di Ispra);
-
totale assenza di un piano economico e/o di fondi atti a finanziare le opere di mitigazione e compensazione necessarie;
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opinabile decisione di utilizzare una linea ferroviaria, inaugurata alla fine dell’Ottocento per trasporto ferroviario prevalentemente di persone quando lo sviluppo industriale era agli albori e la pericolosità dei carichi trasportati inesistente, realizzata su territori la cui geo- morfologia è spesso interessata da preoccupanti manifestazioni di instabilità (distacchi, smottamenti, frane).
-
infrastrutture, mezzi e personale inadeguati, sottorganico o non adeguatamente formati a garantire soccorsi rapidi e mirati in caso di disastro ferroviario o fuoriuscita di liquidi o gas dannosi o in caso di incendio.
Art. 4 – Finalità
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garantire che vengano attuate tutte le disposizioni legislative volte alla sicurezza e alla difesa dei diritti in merito alla qualità della vita delle persone fisiche abitanti/residenti/proprietarie e/o detentrici di immobili/attività nel territorio dei Comuni potenzialmente penalizzati dall’aumento del traffico ferroviario di merci (progetto AlpTransit);
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tutelare l’attività e la mobilità degli interessi economici come per esempio: la riduzione del valore commerciale delle abitazioni confinanti con la ferrovia e il danno procurato alle attività commerciali.
Art. 5 – Attività da perseguire
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sensibilizzare e informare l’opinione pubblica;
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attivare iniziative giudiziarie avanti le giurisdizioni competenti nonché iniziative di carattere partecipativo e istituzionale presso gli enti e le amministrazioni
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competenti; (richiesta di incontri con i sindaci, regione e vertici RFI)
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partecipare a procedure amministrative pianificatorie, progettuali e di valutazione ambientale;
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collaborare con altri comitati e associazioni nell’organizzazione di eventi informativi e divulgativi sulle vicende relative ad AlpTransit e raccolte firme.
Art. 6 – Composizione del comitato
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membri del comitato (direttivo): Presidente, Vicepresidente, Segretario, Tesoriere e Consiglieri. I nominativi sono contenuti nell’ALLEGATO B ( che sostituisce il precedente allegato A) . I componenti del direttivo non possono avere alcun incarico politico riconosciuto. Entreranno a far parte del Comitato, di diritto, rappresentanti di altri Comuni nel numero di 1 (uno) per ciascun Comune.
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sostenitori del comitato: Tutte le persone fisiche che tramite firma olografa o registrazione on-line sulla pagina web/sito internet del Comitato daranno la loro libera adesione. L’elenco dei soci sostenitori sarà costantemente aggiornato e il numero totale di sostenitori visibile sulla pagina web/sito internet del Comitato. I sostenitori possono – a base volontaria – fare donazioni per finanziare potenziali azioni legali.
Art. 7 – Adesioni – nomine – decisioni/modifiche
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Adesioni
Il Comitato potrà in ogni momento accettare nuovi membri o registrarne le libere dimissioni, nel qual caso, si provvederà alla registrazione nel Libro Soci, conservato a semplice fini anagrafici/conoscitivi. Qualunque persona interessata è invitata a aderire e partecipare alle attività che il Comitato organizzerà per il raggiungimento degli obiettivi.
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Nomine per incarichi nel Comitato
I nominati rimarranno in carica per 12 mesi a far data dalla costituzione del Comitato e rappresenteranno il Comitato nei rapporti con terzi nelle sedi scelte secondo le necessità. Allo scadere dei 12 mesi si provvederà, mediante convocazione di assemblea, all’elezione del Presidente, del Vicepresidente, del Tesoriere, del Segretario e dei Consiglieri con votazione palese. L’elezione dei rappresentanti sarà valida se otterrà la maggioranza dei voti dei presenti all’assemblea. I rappresentanti potranno altresì essere revocati dai 50%+1 (presidente vale doppio se pari) dell’assemblea adducendo una valida motivazione.
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Decisioni
Lo statuto riveste carattere di flessibilità pertanto, potrà subire modifiche nella parte riguardante la composizione e nomine del Presidente e dei membri del direttivo, se appoggiate dalla maggioranza del direttivo. E in tutti i suoi punti. Le decisioni riguardanti tutte le attività del Comitato saranno assunte ricercando la massima condivisione e comunque in caso di votazione con maggioranza dei 50%+1 dei componenti presenti all’assemblea. Ciascuna proposta di modifica, di punti del presente Statuto o richiesta di dimissioni o cambi ruoli all’interno del gruppo direttivo, potrà essere presentata per iscritto, con istanza motivata, da 1/3 dei membri del direttivo e dovrà essere votata a maggioranza (50%+1) con presenza di almeno 2/3 del direttivo. In caso di parità il voto del Presidente vale doppio Il presente statuto sarà visibile sulla pagina web/sito internet del Comitato.
Art. 8 – Finanziamenti
L’attività sarà completamente autofinanziata con contributi volontari versati liberamente, da chiunque voglia finanziare il Comitato, durante gli incontri pubblici che verranno organizzati e/o con libere donazioni su apposito conte corrente bancario. In occasioni particolari potrà essere chiesta qualche sponsorizzazione ad hoc, secondo la normativa vigente, per la realizzazione delle attività. Si provvederà alla creazione di un fondo per finanziare le iniziative giudiziarie avente le seguenti clausole:
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il fondo serve principalmente per finanziare le iniziative giudiziarie sia quando necessarie per ottenere diritti fondamentali per mitigare/compensare effetti negativi dal traffico AlpTransit, sia quando un componente del Comitato dovesse essere chiamato in giudizio a causa del suo lavoro svolto nell’interesse del Comitato e suoi sostenitori;
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le rimanenze nel fondo alla cessazione del Comitato o delle sue attività verranno devolute a scopo benefico e generale (per esempio alla ricerca sul cancro o similari); – assoluta trasparenza: semplice resoconto delle entrate e delle uscite una volta ogni 3 mesi, redatto dal tesoriere e visibile a tutti i donatori e membri del comitato sulla pagina web/sito internet del Comitato.
ALLEGATO B
- Presidente: CRISTINA CODENOTTI (Comitato di ISPRA)
- Vicepresidente: MICHELA PUORTO (Comitato di LUINO)
- Segretario: ANTONIETTA CARMASSI (Comitato di LUINO)
- Tesoriere: ANDREA VERGANI (Comitato di LUINO)
- Consigliere: VITTORIA CONCONI (Comitato di Luino)
- Consigliere: LEONILDA DI GIACOMO (Comitato di LUINO)
- Consigliere: FEDERICO ROMANIN (Comitato di ISPRA)
- Consigliere: ALESSANDRO FRANCHINI (Comitato di LUINO)
- Consigliere: MARCO LECCHI (Rappresentante per LUINO – fraz. Colmegna)
- Consigliere: MARINA PEROZZI (Rappresentante per MACCAGNO-PINO E VEDDASCA)
- Consigliere: MASSIMO GIULIANO (Rappresentante per SESTO CALENDE)
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